[SUONI] [MUSICA] [MUSICA] Salve a tutti e bentornati! Alla metà del II secolo a.C., Roma tocca l'apice della sua forza. In Occidente, Cartagine cade. In Grecia, Corinto cade e il potere di Roma si estende ormai da ogni parte. La città viene rinnovata, si creano monumenti nuovi. L'occupazione della pianura verso il Tevere fuori le mura, si fa sempre più intensa. Le tipologie delle architetture cambiano. Il Foro viene ricreato, le basiliche appaiono sul Foro e grandi templi, santuari imponenti, con portici, cominciano ad essere allineati lungo la via percorsa da chi tornava dalle guerre in trionfo. Allo stesso momento, però, questo periodo segna l'inizio del declino, perchè dalla fine del II secolo a.C. inizia la serie di quei contrasti politici interni, di quelle guerre civili che distruggeranno la Repubblica di Roma. Le prime rivolte scoppiano alla fine dello stesso secolo quando i magistrati della plebe chiedono al Senato più terra per il popolo e sistematicamente vengono uccisi. Agli inizi del secolo I, gli alleati dell'Italia si rivoltano a Roma, perchè vogliono partecipare alla vita politica di Roma e alla fine vinceranno. Pochi anni dopo un uomo, Cornelio Silla, assume il potere. Dopo tanti secoli un romano si comporta come un re e per dieci anni regnerà su Roma. Alla sua morte, dopo pochi anni, cominciano le rivolte schiavili, tra le quali quella famosa di Sparta, poi nel 63 il famoso tremendo anno del colpo di stato tentato da Catilina. Ed avversato dal console di quell'anno che convoca il Senato come viene immaginato in questa pittura dell'Ottocento. Questa riunione del Senato viene convocata nel santuario di Jupiter Stator che forse noi abbiamo identificato sul Palatino. Come abbiamo già visto, questo è l'edificio che include il piccolo tempio e questo è come possiamo immaginare la sistemazione dei seggi per ospitare il Senato in questa zona. Tre anni dopo soltanto, tre uomini eminentissimi di Roma: Pompeo, Cesare che si affaccia alla vita politica ed un terzo personaggio, Crasso, stipulano un accordo privato, non fanno come Silla, non vogliono impossessarsi del potere, ma si accordano per gestire a modo loro la politica e inizialmente le cose funzionano. Crasso muore in una guerra e il conflitto tra i due rimasti si fa sempre più forte, tanto che nel 49 a.C. Cesare deve tornare a Roma dalla Gallia, ma ha paura di rientrare senza le sue armate, per cui marcia contro Roma e la conquista. La guerra civile prosegue e Pompeo viene ucciso. Nel 44 verrà ucciso anche Cesare. L'erede di Cesare, Ottaviano e i vecchi alleati di Cesare, in particolare Marco Antonio, che lo aveva seguito nelle guerre delle Gallie e in tutte le sue altre imprese, si alleano e creano un secondo accordo. Però questa volta non è un accordo tra privati, la situazione è più grave. Il senato delega a questi tre uomini di risolvere la crisi. È questo il quadro delle aree su cui Roma regnava in quest'epoca. Una parte sono in mano ad Ottaviano, una parte a Lepido ed una parte ad Antonio, più un pirata, Pompeo Figlio, tiene in scacco la Grecia e le Isole. Nel 36 Lepido viene mandato in esilio e restano soli Marco Antonio in Oriente ed Ottaviano in Occidente. Il contrasto diventa a questo punto inevitabile. Marco Antonio nel 31 verrà sconfitto e nascerà l'Impero di Roma.